Pane, olio e colesterolo: non sarà il massimo in fatto di etichetta e buona educazione, però anche la “scarpetta” ha i suoi vantaggi. Una ricerca della Glasgow University farà, infatti, la felicità dei puristi della bruschetta: solo pane e olio per gustare appieno gusto e aromi dell’oro giallo. I ricercatori, il cui studio è pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition, dicono di più: i benefici di un consumo moderato, ma regolare, di olio d’oliva si mostrano soprattutto a livello cardiaco. Con 20 millilitri di condimento vegetale al giorno, infatti, i 69 partecipanti, uomini e donne, hanno ricevuto un miglioramento dei marker biologici legati al rischio di infarto. Ad attestarlo l’analisi delle urine.
«Questo conferma quanto è noto da tempo – spiega la dottoressa Lidia Rota, responsabile del Centro di Prevenzione Cardiovascolare di Humanitas – e cioè che una quantità moderata di grassi vegetali e crudi non solo non fa male, ma è anche indispensabile al buon funzionamento delle cellule dell’organismo».
Il valore biologico dell’olio extra-vergine
Gli studi che hanno incoronato la dieta Mediterranea come regime alimentare completo ed equilibrato sottolineano il valore biologico dell’olio d’oliva e in particolare dell’olio extra-vergine: un concentrato di antiossidanti, in particolare polifenoli, che proteggono le cellule dall’instabilità e dai danni causati dai radicali liberi, e preservano dall’invecchiamento e dai processi infiammatori implicati in molte patologie.
«Sappiamo che l’olio di oliva – ricorda la dottoressa Rota – favorisce l’aumento del colesterolo “buono” (HDL) indispensabile per la costruzione delle membrane delle cellule nervose e degli ormoni. Il nostro organismo ne ha bisogno, in alcune fasi della vita in particolare. Per esempio durante la gravidanza il livello di colesterolo sale naturalmente: prima l’embrione e poi il feto ne hanno bisogno per costruirsi il tessuto nervoso, le pareti delle cellule e gli ormoni propri; e la madre ne ha bisogno per costruire i propri ormoni. Ricerche recenti – continua la dottoressa – hanno anche collegato livelli eccessivamente bassi di colesterolo con la depressione, causata, pare, proprio da una scarsa produzione di ormoni del piacere e sessuali».
Gli acidi grassi dell’olio fluidificano il sangue
Lo studio americano ha messo in evidenza il valore dei grassi acidi omega-6 contenuti nel succo estratto dalle olive.
«Questi acidi grassi fluidificano il sangue riducendo la probabilità della formazione di trombi nelle arterie e riducono lo stato infiammatorio della parete delle arterie causata da molti agenti inquinanti come il fumo di sigaretta e le particelle nocive presenti nell’atmosfera che respiriamo, particolarmente in Lombardia – continua la specialista –, e aiuta a ridurre la probabilità di incorrere in malattie cardiovascolari note come infarto, ictus cerebrale, trombosi delle arterie e delle vene ed embolia».